NOTA BENE:

Ogni video/foto presente su questo blog è stato preso da siti vari, per illustrare gli argomenti trattati.

sabato 10 giugno 2017

IL COLORE DEL MANTELLO

Il mantello di un cavallo si classifica in base al colore dei peli e dei crini.
I mantelli si possono suddividere in:

MANTELLI SEMPLICI (ad un solo colore)

  • BAIO:
Il baio presenta crini ed estremità nere e corpo marrone in tutte le sue gradazioni. Il baio, essendo il mantello ancestrale del cavallo (ovvero ereditato dagli antenati), è il più diffuso.
Varianti:
-ordinario (tendente al rossiccio)
-slavato (muso, fianchi e ventre tenti al biancastro)
-dorato (presenta riflessi dorati)
-ciliegia (rossiccio intenso)
-castagno (color castagna)
-oscuro (bruno opaco)

  • MORELLO:



È un manto completamente nero che caratterizza alcune razze, come il Frisone e il Murgese; il morello è dominante nei confronti del sauro.
Varianti:
-ordinario (lucido e scuro, privo di molti riflessi)
-corvino (nero brillante e intenso)
-maltinto (tendente, in alcune zone, al color castagna)
-zaìno (completamente nero, privo di marcature bianche)

  • SAURO:



È marrone rossastro o color zenzero. Può variare dal marrone chiaro ai colori più scuri. La coda e la criniera sono spesso dello stesso colore del mantello.
Varianti:
-ordinario
(color cannella)
-dorato
(presenta riflessi dorati)
-chiaro
(con marcature tendenti al color sabbia)
-ciliegia
(rossastro intenso)
-carico
(marrone castagna pieno e intenso)
-bruciato
(color caffè)
-metallico
(lucido, presenta molti riflessi e marcature color bronzo)
-pel di vacca
(sauro in tutte le sfumature, ma con coda e crini molto chiari)
-rabicano
(screziato di bianco sul ventre e i fianchi)
MANTELLI COMPOSTI:
  • FALBO



È tipico delle razze del nord Europa, americane o della penisola iberica; può variare dal color crema al grigio-argento.
Varianti:
-scuro
(grigio topo)
-argentato
(di colore simile a quello della lepre)
-giallo
(color sabbia)
-dorato
(color sabbia chiaro con riflessi dorati)

MANTELLI A COLORI MESCOLATI:
  • GRIGIO


 
Detto grigio o leardo è un mantello formato da peli bianchi e neri mescolati. Il grigio varia dal bianco candido al grigio scuro. La particolarità di questo mantello è che alla nascita l'animale si presenta di colorazione molto scura, che però si incanutisce progressivamente con l'età, solitamente dopo il primo anno.
È così detto anche il mantello comunemente definito bianco, poiché la cute è grigia.

  • ROANO





Presenta una mescolanza di peli bianchi, rossi e neri. A differenza del grigio, i cavalli roani nascono già con questo mantello.
Varietà:
-Rosso
(rappresenta l'effetto del roano sul sauro, il colore del corpo e dei crini è una mescolanza di peli rossicci e bianchi. Viene anche detto ubero o fior di pesco)
-Vinoso
(rappresenta l'effetto del roano sul baio, il colore del corpo è una mescolanza di peli rossicci e bianchi. Crini ed arti tra peli neri e bianchi)
-Scuro
(rappresenta l'effetto del roano sul morello, la mescolanza di peli neri e bianchi rende il mantello ricco di riflessi bluastri)


MANTELLI CREMA:
  • ISABELLA
È di colore ocra chiaro con estremità e crini neri, frequente nel Quarter Horse dove viene chiamato Buckskin.
  • PALOMINO
È di color ocra dorato con crini tendenti al bianco argenteo, caratteristico delle razze americane.
  • CREMELLO
È un mantello particolarissimo. In omozigosi (i geni del mantello dei genitori sono uguali) il mantello risulta di colore crema chiarissimo o con riflessi argentei (Perlino) spesso accompagnato da occhi azzurri.
  • ALBINO
Il vero bianco è dei soggetti con cute rosea e peli bianchi; in questi soggetti gli occhi sono di colore azzurro oppure marroni. Nel cavallo non esiste l'albinismo vero e proprio, ma quello chiamato bianco. Sarebbe meglio dire albino invece che bianco, perché un cavallo che in genere sembrerebbe bianco, cioè con peli bianco candido su cute scura, in realtà ha il manto grigio.

giovedì 25 maggio 2017

DISCIPLINE VARIE...

 Discipline western:
Discipline con bestiame:

- BREAKAWAY STEER STEER ROPING  
- STEER STOPPING 
 - TEAM RANCH ROPING  
- THREE MAN DOCTORING


Breakaway Steer Steer Stopping
Un roper entra nella mandria, esegue, l'operazione di "Taglio" e ne isola un capo portandolo fuori, poi lancia il suo rope sulla testa e lo immobilizza legando la corda sul pomolo della propria sella; essendo il rope provvisto di "Honda modello Breakaway", la stessa si "apre" lasciando libero il manzo,evitando così ogni tipo di rischio per il cavaliere.

Honda modello Breakway



Steer Stopping
Specialità identica al Breakway Steer Steer Stopping, ma viene eseguito con il rope da lavoro,quindi il manzo viene bloccato.


Team Ranch Roping
Un team composto da due Ropers, dopo aver eseguito la stessa operazione di "Taglio",devono catturare un manzo, immobilizzarlo per la testa ed i piedi nel tempo massimo di tre minuti.

Three Man Doctoring
Un team composto da tre ropers, dovrà catturare un manzo, immobilizzandolo per la testa e le zampe (sia anteriori che posteriori). Il roper che ha effettuato la presa alla testa, dovrà scendere da cavallo e assicurare bene il manzo per le zampe anteriori e posteriori, liberare la testa e risalire in sella nel tempo limite di quattro minuti.

venerdì 12 maggio 2017

ROPING

ROPING

Il roping è la disciplina che usano i cowboys americani per catturare il bestiame con il lazo (rope).
Esistono varie esecuzioni:
  • team roping: un cowboy prende la testa ed uno le zampe posteriori del vitello
  • calf roping: il cowboy cattura un vitello scende da cavallo e lega tre zampe al vitello mentre il cavallo tiene in tiro il lazo






  • steer roping: il cowboy cattura la testa di un vitello, passa il lazo nella parte destra del vitello gira con il cavallo a sinistra e fa cadere il vitello


In Italia esistono i butteri originari della maremma (area che comprende bassa Toscana e alto Lazio) che usano una corda di canapa con un anello chiamata lacciara, catturano vitelli o cavalli ed alcuni usano una sella dotata di pomo (pallino) di origine antichissima molto simile alle selle dei buckaroo (cowboys californiani).

martedì 25 aprile 2017

RANCH SORTING

DISCIPLINE DELLA MONTA WESTERN: 
DISCIPLINE CON IL BESTIAME:
RANCH SORTING

Nel Ranch Sorting ci sono 10 vitelli numerati da 0 a 9, e due vitelli non numerati, per un totale di 12 capi. Il Ranch Sorting prende luogo tra 2 recinti. Il team composto da 2 binomi deve, secondo il numero del vitello estratto, tagliare, spingere e chiudere tutti in vitelli nel recinto in ordine numerico fino al raggiungimento del numero dei vitelli o comunque entro un tempo limite che può variare da 90 a 60 secondi a seconda della categoria in cui si partecipa. Vince chi chiude con il maggior numero di vitelli e nel caso dello stesso numero di vitelli chi ha il tempo minore.




TEAM PENNING

DISCIPLINE DELLA MONTA WESTERN:
DISCIPLINE CON IL BESTIAME:
TEAM PENNING






Come il Roping (di cui parleremo più tardi) o il Cutting, il Team Penning è una simulazione di scene quotidiane nei ranch, in cui si doveva separare uno o più capi dalla mandria e guidarli nel recinto, dopo averli mandati al pascolo. Nella gara tre cavalieri, nella maniera più veloe possibile, devono "tagliare" (separare dal resto della mandria) tre capi e spingerli al lato opposto dell'arena, dove vi sarà un piccolo recinto allestito in fondo al campo di gara. Per vincere la squadra deve portare a termine il compito nel minor tempo possibile (meno di novanta secondi) e più rapidamente rispetto alle altre squadre in gara. Questa disciplina richiede, oltre ad una discreta conoscenza della psicologia del bestiame, una bella dose di fortuna; necessita del lavoro di squadra con cui concorrenti tagliano dalla mandria i capi loro assegnati; dell'intuito nel prevedere la reazione del vitello rispetto alla posizione del cavaliere; e dell'ostinazione che a volte mostrano i vitelli quando fuggono proprio sul punto di entrare nel pen prendendo in contropiede anche il più attento dei cavalli. Tutto questo può succedere in una sola prova, dove tempi di mezzo minuto o meno non sono poi una rarità. E' accessibile a tutti i cavalieri senza limiti di età o di sesso.


REGOLE:
Una squadra di tre cavalieri parte da dietro una linea ed ha novanta secondi per entrare nella mandria di 30 capi, tagliare i 3 capi con il numero assegnato alla squadra, condurli all'altro capo dell'arena e chiuderli nel recinto (pen). Il tempo si ferma quando il bestiame è rinchiuso e un cavaliere, superata la linea di ingresso del pen, alza un braccio al di sopra della spalla. Il tempo può essere fermato anche se i capi sono meno di tre, ma ovviamente il punteggio è inferiore. La gara viene invalidata se più di quattro vitelli superano la linea di partenza, o per comportamento aggressivo nei confronti del bestiame (a discrezione dei giudici).
Il Team Penning differisce dal Cutting per molti aspetti. Innanzi tutto ci sono tre cavalieri in gara invece di uno, sebbene un cutter abbia quattro aiutanti, due al controllo della mandria e due turn-back per il capo isolato. In secondo luogo sta la finalità di isolare tre capi e guidarli all'altro capo dell'arena per rinchiuderli in un piccolo recinto, radicalmente diversa dallo scopo del cutting che è di tagliare un solo vitello e tenerlo separato dalla mandria. E' inoltre una gara contro un tempo massimo di novanta secondi, in cui vince il più veloce. Nel cutting la prestazione del cavallo viene valutata durante il tempo assegnato di due minuti e trenta secondi. Infine un cavaliere che nel cutting guidi il suo cavallo, cioè gli imponga la direzione una volta che il vitello è già stato isolato perché il cavallo è abbastanza brillante a lavorare in autonomia, viene penalizzato nel punteggio; nel team penning invece cavallo e cavaliere lavorano in coppia, col cavaliere che agisce attivamente nella guida del cavallo ogni qualvolta ciò si renda necessario per governare il bestiame e spingerlo in fondo all'arena.



Secondo me è una tra le più eccitanti discipline... FANTASTICA!!!

lunedì 24 aprile 2017

CUTTING (Versione inglese e italiana)

 DISCIPLINES OF THE WESTERN MOUNT: 
  DISCIPLINE WITH LIVESTOCK : 
CUTTING


Cutting is a American Mount specialty inspired by the activity of the shepherds engaged in dividing livestock. The objective is to isolate a head from the herd of choice (without frightening the rest of the animals, so the horse must enter the herd quietly) bringing it to the center of the free part of the arena and then preventing it from returning through specific actions. The Horse must demonstrate its innate cow-sense while tending the calf separated from the herd. The assessment that determines the ranks of the tests takes into account the use of the rider's aid that must be limited and corrected. The judges also take into account the determination of the cattle in returning to the herd. For this discipline, the horse's movements are essential, which must be very fast, and that force the rider to stand on the saddle so that he can not be embarrassed.

Any help with the reins equals 1 point penalty, while the help of the legs is only allowed if properly imaged behind the shoulders (spurs on shoulders are punished with 3 penalty points) and in a non-cruel manner. The duration of the test is 2 minutes and a half.



An aggressive attitude of the horse to the calf will result in a penalty of 3 points, while the mistreatment of the horse by the rider leads to disqualification.

The judges also take into account the determination of the cattle in returning to the herd.


In this type of race there are also four turn-backs that have the task of helping the binomial in the work and are placed at the four corners of the arena.
Cutting Saddle
 Specially saddle designed to work with calves, the high and straight knob to be well-worn and help the rider in the job.







 

giovedì 20 aprile 2017

WORKING COW HORSE

DISCIPLINE DELLA MONTA WESTERN:
 DISCIPLINE CON IL BESTIAME :
WORKING COW HORSE

 Il working cow horse è una gara molto tecnica, in cui il duetto cavallo e cavaliere vengono valutati a seconda della loro capacità del lavorare con il bestiame e nell'eseguire un percorso di reining (di cui parleremo più tardi, accenno solamente che questa disciplina può essere paragonata al dressage inglese, consiste nell'eseguire una serie di esercizi fissi all'interno di un percorso che bisogna compiere al galoppo). Questa disciplina è composta da 3 prove:
1. HERD WORK

 

Il concorrente entra lentamente in un gruppo di vitelli. Poi deve separare un numero di questi dalla mandria senza scomporre il resto del gruppo, e gradualmente lasciar sfilare tutti i capi ad eccezione di uno. L’azione principale nell’herd work è quella di lavorare di fronte un singolo capo di bestiame, cercando di impedirgli di ritornare nella mandria. 2 o 3 vitelli possono essere lavorati durante i 2 minuti e mezzo concessi per la prova.

2. REIN WORK

Per prima cosa il cavaliere fa galoppare il suo cavallo in un cerchio grande e veloce, poi in uno piccolo e lento con un visibile cambio di velocità tra i due cerchi, includendo cambi al volo si cambia di direzione. La seconda parte si chiama «run-downs»: il concorrente taglia l’arena in senso longitudinale effettuando uno o più sliding stop. La fase finale, chiamata degli spin consiste in giri di 360° veloci attorno ad un piede denominato «pivot», prima in una direzione poi nell’altra. 

3. COW WORK

  •  1^FASE: boxing
    Il cavaliere deve tenere un singolo vitello nel lato corto dell’arena, con il suo cavallo attento ad ogni movimento del capo di bestiame come se lavorasse da solo
  • 2^FASE: fence
  • Il cavaliere guida il vitello su e giù dal lato lungo dell’arena, comandandolo e guidandolo quando il cambio di direzione è richiesto. Almeno una chiara girata in ogni direzione deve essere fatta, con il cavallo che «tiene » il vitello sul fence durante la girata, e conducendolo poi al centro dell’arena. Il fence è la parte più avvicente del cow work.
  • 3^FASE: i cerchi
  •  Il cavaliere ed il suo cavallo guidano il vitello in cerchi nel centro dell’arena, da una mano e dall’altra. Il vitello non deve scappare in nessuna altra parte dell’arena.

giovedì 6 aprile 2017

LA MONTA WESTERN


LA MONTA WESTERN

Iniziamo col capire che cos'è la monta western: per monta western (o americana) si intende una disciplina di equitazione che trova origine negli Stati Uniti d’America, ispirata alla dura vita ambientata nei ranch, conseguenza dell’incontro tra popolazioni native e le culture europee introdotte con le spedizioni dei colonizzatori che dal XVI secolo in poi portarono nel "Nuovo Mondo" cultura, tecniche, bestiame e attrezzature utili per i nuovi insediamenti. Bisogna notare che però, l'uomo non sarebbe mai riuscito a compiere tutto il lavoro da solo... e qui entrò in gioco il cavallo.

La scelta iniziale dei mandriani per il cavallo da adottare non era dettata da nessuna caratteristica particolare e ci si accontentava del primo cavallo disponibile, spesso ricorrendo anche ai mustang, i cavalli inselvatichiti (dapprima addomesticati, e in seguito lasciati vivere allo stato brado, come i camargue, viceversa "selvatici" sono i cavalli i cui antenati non furono addomesticati, anche nel caso in cui lo siano adesso) che popolavano le sterminate pianure centrali del Nord America.

Ovviamente, dovendo lavorare per circa 16 ore giornaliere (il 67% di un giorno), si necessitava di una certa comodità, ed ecco che nacque la sella americana. Questo finimento, si sviluppò a partire da un tipo in uso nel XV secolo in spagna, rispetto alla sella inglese è più pesante e rigida, ed è progettata come una "casa ambulante" per il cowboy, che deve avere la possibilità di attaccarvi tutti gli oggetti personali ed essere adatta ai lunghi viaggi nelle più svariate condizioni climatiche. La principale differenza tra la sella inglese e quella americana, oltre ai sottopancia doppi per tenere più ferma la sella, è il corno, detto anche pomolo, utilizzato per fissare il lazo.





Un altro importante finimento è la testiera: un insieme di attrezzi e cinghie che vengono messe sulla testa del cavallo utilizzate dal cavaliere per condurlo; possono essere di cuoio o di cinghia sintetica e devono essere ben regolate (possono provocare all'animale ferite interne). Comprendono anche l'imboccatura, un pezzo di metallo posto nella bocca del cavallo che permette una più agevole comunicazione tra cavallo e cavaliere. I comandi vengono infatti dati all'animale con un piccolo movimento delle redini, direttamente attaccate all'imboccatura; varie fibbie consentono di regolare la lunghezza dei vari elementi, per adattarli perfettamente alle misure della testa del cavallo; altre fibbie, sulle estremità dei vari segmenti, consentono di chiuderne le anse e di collegare la testiera all'imboccatura.





Le parti della testiera di tipo generico sono:

  1. capezzina: composta da un'ansa attorno alla nuca del cavallo, prosegue lateralmente in basso fino a circa due dita più sotto della sporgenza del mascellare, e da uno stringibocca, che circonda il muso del cavallo. Ha due fibbie per la regolazione della lunghezza dell'ansa e una fibbia per chiudere lo stringibocca.
  2. staffili: ansa che passa attorno alla nuca del cavallo, sovrapponendosi alla capezzina (sopratesta); lateralmente si divide da ciascun lato in due strisce, due delle quali (i montanti) di lunghezza regolabile con fibbie e collegati all'imboccatura, due (sottogola) che, vengono uniti fra di loro passando sotto la gola del cavallo.
  3. frontalino: ansa orizzontale, non regolabile, che passa a ponte sulla fronte del cavallo, e termina in due passanti attraverso i quali si infilano la capezzina e il sopratesta.
  4. redini: strisce che si collegano all'imboccatura e che vengono impugnate dal cavaliere; nella monta inglese le loro estremità sono unite fra di loro da una fibbia, formando un'ansa. Nella monta western sono invece libere.

N.B: la testiera western in genere non ha una capezzina. Molte testiere western non hanno nemmeno un frontalino, o hanno un frontalino che circonda solo un orecchio. Le redini non sono collegate fra loro all'estremità. Il cavallo non dovrebbe essere condotto a piedi con le redini, se non per brevi tratti; non deve assolutamente essere legato a un supporto fisso con le redini, per il rischio che il cavallo tiri all'indietro e venga seriamente danneggiato dall'imboccatura. Quando un cavallo deve essere legato, la testiera va sostituita con una normale capezza; in alternativa, può indossare sopra la testiera una normale capezza, e questa viene utilizzata al momento di legarlo.

Altri finimenti utilizzati stavolta per usi specifici sono: la martingala, che limita i movimenti della testa del cavallo verso l'alto e parzialmente di lato: è usata negli sport equestri; i pettorali, che impediscono alla sella di scivolare utilizzati anche negli sport equestri che richiedono velocità elevate.


Martingala in cordino







Pettorale