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giovedì 6 aprile 2017

LA MONTA WESTERN


LA MONTA WESTERN

Iniziamo col capire che cos'è la monta western: per monta western (o americana) si intende una disciplina di equitazione che trova origine negli Stati Uniti d’America, ispirata alla dura vita ambientata nei ranch, conseguenza dell’incontro tra popolazioni native e le culture europee introdotte con le spedizioni dei colonizzatori che dal XVI secolo in poi portarono nel "Nuovo Mondo" cultura, tecniche, bestiame e attrezzature utili per i nuovi insediamenti. Bisogna notare che però, l'uomo non sarebbe mai riuscito a compiere tutto il lavoro da solo... e qui entrò in gioco il cavallo.

La scelta iniziale dei mandriani per il cavallo da adottare non era dettata da nessuna caratteristica particolare e ci si accontentava del primo cavallo disponibile, spesso ricorrendo anche ai mustang, i cavalli inselvatichiti (dapprima addomesticati, e in seguito lasciati vivere allo stato brado, come i camargue, viceversa "selvatici" sono i cavalli i cui antenati non furono addomesticati, anche nel caso in cui lo siano adesso) che popolavano le sterminate pianure centrali del Nord America.

Ovviamente, dovendo lavorare per circa 16 ore giornaliere (il 67% di un giorno), si necessitava di una certa comodità, ed ecco che nacque la sella americana. Questo finimento, si sviluppò a partire da un tipo in uso nel XV secolo in spagna, rispetto alla sella inglese è più pesante e rigida, ed è progettata come una "casa ambulante" per il cowboy, che deve avere la possibilità di attaccarvi tutti gli oggetti personali ed essere adatta ai lunghi viaggi nelle più svariate condizioni climatiche. La principale differenza tra la sella inglese e quella americana, oltre ai sottopancia doppi per tenere più ferma la sella, è il corno, detto anche pomolo, utilizzato per fissare il lazo.





Un altro importante finimento è la testiera: un insieme di attrezzi e cinghie che vengono messe sulla testa del cavallo utilizzate dal cavaliere per condurlo; possono essere di cuoio o di cinghia sintetica e devono essere ben regolate (possono provocare all'animale ferite interne). Comprendono anche l'imboccatura, un pezzo di metallo posto nella bocca del cavallo che permette una più agevole comunicazione tra cavallo e cavaliere. I comandi vengono infatti dati all'animale con un piccolo movimento delle redini, direttamente attaccate all'imboccatura; varie fibbie consentono di regolare la lunghezza dei vari elementi, per adattarli perfettamente alle misure della testa del cavallo; altre fibbie, sulle estremità dei vari segmenti, consentono di chiuderne le anse e di collegare la testiera all'imboccatura.





Le parti della testiera di tipo generico sono:

  1. capezzina: composta da un'ansa attorno alla nuca del cavallo, prosegue lateralmente in basso fino a circa due dita più sotto della sporgenza del mascellare, e da uno stringibocca, che circonda il muso del cavallo. Ha due fibbie per la regolazione della lunghezza dell'ansa e una fibbia per chiudere lo stringibocca.
  2. staffili: ansa che passa attorno alla nuca del cavallo, sovrapponendosi alla capezzina (sopratesta); lateralmente si divide da ciascun lato in due strisce, due delle quali (i montanti) di lunghezza regolabile con fibbie e collegati all'imboccatura, due (sottogola) che, vengono uniti fra di loro passando sotto la gola del cavallo.
  3. frontalino: ansa orizzontale, non regolabile, che passa a ponte sulla fronte del cavallo, e termina in due passanti attraverso i quali si infilano la capezzina e il sopratesta.
  4. redini: strisce che si collegano all'imboccatura e che vengono impugnate dal cavaliere; nella monta inglese le loro estremità sono unite fra di loro da una fibbia, formando un'ansa. Nella monta western sono invece libere.

N.B: la testiera western in genere non ha una capezzina. Molte testiere western non hanno nemmeno un frontalino, o hanno un frontalino che circonda solo un orecchio. Le redini non sono collegate fra loro all'estremità. Il cavallo non dovrebbe essere condotto a piedi con le redini, se non per brevi tratti; non deve assolutamente essere legato a un supporto fisso con le redini, per il rischio che il cavallo tiri all'indietro e venga seriamente danneggiato dall'imboccatura. Quando un cavallo deve essere legato, la testiera va sostituita con una normale capezza; in alternativa, può indossare sopra la testiera una normale capezza, e questa viene utilizzata al momento di legarlo.

Altri finimenti utilizzati stavolta per usi specifici sono: la martingala, che limita i movimenti della testa del cavallo verso l'alto e parzialmente di lato: è usata negli sport equestri; i pettorali, che impediscono alla sella di scivolare utilizzati anche negli sport equestri che richiedono velocità elevate.


Martingala in cordino







Pettorale